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Mi serve una presenza nel Metaverso?

Presenza nel Metaverso

Mi serve una presenza nel Metaverso?

Perché (non) dovresti avere una presenza nel Metaverso? Dopo averti presentato a grandi linee cosa sia e quali siano le sue possibilità di utilizzo, è venuto il momento di rispondere a questa domanda fondamentale.

Cosa intendiamo per “presenza nel Metaverso“? Una qualsiasi applicazione di realtà virtuale o aumentata, un virtual tour, un video 360 con interazioni, che siano condivisi su Internet sono  considerabili come tale. Ricorda tuttavia che una definizione di Metaverso accettata ancora non c’è.

Ti diciamo subito che noi siamo convinti che una qualche presenza nel Metaverso sarà a breve come avere una presenza su Internet oggi: pochissime aziende possono permettersi di farne a meno. Del resto nel settore si parla anche di Internet 3.0.

Ma l’orizzonte temporale a cui facciamo riferimento per la realizzazione di questa “profezia” è di dieci – quindici anni.

Nell’immediato, conviene a te e/o alla tua azienda investire in una presenza nel Metaverso?

Non c’è una risposta che valga per tutti, quindi ti diremo che… dipende. Dipende dal tuo settore merceologico. Dipende dalle tue prospettive future e dai tuoi progetti di sviluppo. Dipende anche dal tuo orizzonte temporale.

Ti vogliamo aiutare con alcune domande. Sono quelle che usiamo con i nostri potenziali clienti al primo contatto, per permettere ad entrambe le parti di valutare se ci sono i margini per una collaborazione. Le risposte ad esse possono risultarti utili per capire se e come le tecnologie immersive fanno per te.

 

  1. Qual è lo scopo del progetto?
  2. Perché pensi che realtà virtuale/aumentata o virtual tour possano essere adatti a raggiungerlo?
  3. Chi è il target? (sicuro che sia compatibile con tecnologia così nuova?)
  4. Hai i soldi?
  5. Quanto tempo hai a disposizione per la realizzazione?

Presenza nel Metaverso 2

1) Scopo del progetto

Questo è estremamente rilevante. La realtà virtuale per esempio ha moltissime applicazioni possibili, ma non è vero che è sempre la migliore soluzione. E non è per tutti.

Non vogliamo dirti come portare avanti la tua attività, e ci scusiamo se risultiamo pedanti. Ma è importante che tu abbia ben chiaro cosa vuoi ottenere da una presenza nel Metaverso. Il primo passo fondamentale è infatti capire quale problema cerchiamo di risolvere con il progetto in questione. Brand awareness? Formazione? Vendita?

Presenza nel Metaverso 3

2) Perché proprio in VR/AR o con un virtual tour

Stabilito l’obiettivo, dobbiamo capire se le tecnologie immersive sono la soluzione adatta per raggiungerlo. Ti potresti trovare con un doppio dilemma, a questo punto. Sono adatte e sono l’unica possibilità? Ipotizziamo che il tuo obiettivo sia il trasferimento di competenze, quindi la formazione. La realtà virtuale è senz’altro molto efficace nella formazione, escono articoli di continuo sull’argomento. Noi stessi ne abbiamo parlato in passato.

Quindi la VR è adatta al tuo obiettivo? Sì. È l’unica soluzione? No. Esistono anche i virtual tour, le simulazioni di persona o via zoom (se ammissibili per il tuo settore), e in generale tutti gli strumenti che sono stati usati finora per fare formazione.

A questo punto dobbiamo fare un’altra valutazione, cioè se la VR sia la migliore delle soluzioni presenti. Sempre per rimanere nell’esempio formazione, la nostra esperienza è che in alcuni casi i virtual tour siano nettamente meglio della realtà virtuale con visore, soprattutto per simulazioni teoriche e procedurali, in cui a manualità non è fondamentale. Per farti capire cosa intendiamo per virtual tour, guarda il nostro della Quadriennale d’Arte. Questo è a tema artistico, ma capirai chiaramente il potenziale per la formazione (sì, ne siamo molto orgogliosi).

Presenza nel Metaverso 1

3) Target

Magari abbiamo stabilito che lo scopo del progetto si presta ad essere raggiunto con VR/AR o virtual tour. Abbiamo anche capito che tra le varie soluzioni possibili, quella a tema Metaverso è la migliore, quanto meno sulla carta. Dobbiamo ora capire se il nostro target è compatibile.

Torniamo all’esempio di sopra, la formazione. Se dobbiamo fare formazione scolastica o para scolastica a millennials o più giovani addirittura, le tecnologie immersive sono forse l’unica innovazione che potrebbe rendere il percorso formativo interessante e divertente per il target. La soglia di attenzione degli esseri umani sta pericolosamente scendendo. È stato calcolato che la media è di 8 secondi, uno in meno di un pesce rosso. Forse è solo un’esagerazione mediatica, ma se sei onesto, tu che leggi sai benissimo che è così: non sei attento come eri prima.

La cosa è ancora più evidente in bambini e ragazzi cresciuti digitalmente. Quindi nuove forme didascaliche con VR o AR sono decisamente, non solo adatte, ma consigliabili (ricordati che devi competere con Minecraft, Roblox et al.).

Se invece la formazione fosse per persone di età superiore ai 50 anni, le cose potrebbero essere diverse chiaramente.

Presenza nel Metaverso 4

4) Budget

Le tecnologie immersive costano soldi. E non pochi. Pensare di avere una delle tecnologie più nuove e dirompenti sul mercato nel momento al prezzo di un sito internet o di una campagna di volantini è – ci scuserai – sciocco e arrogante.

Sempre per nostra esperienza personale, tuttavia, se il tuo primo problema sono i soldi, probabilmente la soluzione “presenza nel Metaverso” non fa per te. Ci dispiace molto in realtà, il nostro manifesto, scritto qualche anno fa ormai, parla chiaramente di tecnologia come mezzo per liberare le persone. Pertanto vorremmo che chiunque potesse usufruire di queste possibilità. Ci arriveremo, ma non ci siamo ancora.

Per contro siamo orgogliosi di aver rifiutato di lavorare per “celebrità”, che pretendevano di dirci quanto il nostro lavoro dovrebbe costare.

Quindi, no money no VR/AR/virtual tour. Quanti soldi? Questo non è assolutamente facile da stabilire. Noi per esempio lavoriamo a progetto, non abbiamo un “prodotto” da personalizzare, ma le cui caratteristiche rimangano le stesse. Perciò non quantifichiamo il costo di un progetto senza averne i dettagli…e no, non ti diamo un prezzo di massima, perché gli elementi che concorrono ai costi di realizzazione sono davvero troppi. Ne parliamo tra un attimo.

Presenza nel Metaverso 5

5) Tempo

Non tutte le app si possono avere la settimana prossima. In realtà nessuna. Per fare un virtual tour con una ventina di scatti 360 e qualche hotspot (meno di dieci) ci vogliono almeno dieci giorni lavorativi. Se tutto va liscio, chiaramente, e se la località dove vanno fatte le foto non presenta particolari problemi logistici (luce, distanza, meteo avverso etc.). E questo è il livello base, per così dire. Se ci mettiamo modelli 3D in CGI (computer-generated imagery, cioè grafica computerizzata), i tempi si allungano notevolmente.

Perciò, se non hai tempo per il lancio del progetto, se è urgente, lascia perdere questa soluzione per ora.

Considera che le domande di cui sopra non hanno preso minimamente in considerazione la questione NFT. Perché? Perché il mondo NFT è ancora meno definito e chiaro degli altri aspetti del Metaverso. Li stiamo studiando anche noi, come tanti, ma non ci sentiamo ancora in grado di parlarne con cognizione di causa. Certo è che c’è molto fermento “in the space“, come si dice in gergo, molti progetti, molta fuffa, e che i non-fungible token saranno una componente estremamente importante del Metaverso. Quali e in che modo, ancora non lo sappiamo.

Queste prime cinque domande sono quelle preliminari. Da esse ne nascono altre. Anche di questo abbiamo scritto in passato, ma crediamo che sia opportuno ripeterci. Te le riportiamo sotto forma di elenco, per aiutarti a capire il lavoro che c’è dietro un’app di VR, AR o un virtual tour.

 

  • video 360 o ricostruzione in CGI (grafica computerizzata)?
  • durata?
  • se video 360, girato appositamente per il cliente, o comprato da libreria on-line?
  • se girato, in Italia o all’estero?
  • volete che ci siano delle interazioni nel video, oppure il fruitore si deve semplicemente lasciar guidare?
  • nel caso vogliate le interazioni, di che tipo? Infografiche, video 2D, utilizzo oggetti con le mani?
  • se CGI, con che definizione? Bassa, media o alta?
  • quali saranno i parametri per poter determinare il successo o l’insuccesso del progetto?
  • quali dispositivi intendete proporre?
  • quanti fruitori contemporaneamente?

Siamo arrivati alla fine di questo “viaggio nel Metaverso“. Questi tre articoli saranno molto probabilmente poco l0ngevi. La situazione è in continua evoluzione, con nuovi sviluppi tecnologici ogni sei mesi, miliardi di dollari spesi in ricerca, start up e acquisizioni che puntano decise verso una crescita del Metaverso (Microsoft che compra Blizzard per 68 miliardi di dollari, per dirne una).

Da ultimo ti lasciamo nel P. S. una serie di articoli che ci sono serviti come fonti, se vuoi approfondire.

Speriamo di aver risposto ad alcuni interrogativi e di averti aiutato a capire qualcosa di un fenomeno che sarà parte del tuo quotidiano nel prossimo futuro.

 

Hai un progetto che pensi potrebbe beneficiare di realtà virtuale o aumentata? Oppure vuoi un virtual tour in video 360 o ricostruzioni CGI della tua azienda, museo, spazio fisico di ogni genere?

Ci trovi alla nostra pagina dei contatti,  così facciamo quattro chiacchiere e vediamo se ti possiamo aiutare.

Se invece vuoi rimanere aggiornato sul tema tecnologie immersive e Metaverso, iscriviti alla nostra newsletter!

AR you ready for VR?

P. S.

Bibliografia parziale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Andrea Roberto

Augmenta Srl offre soluzioni digitali per diversi segmenti di business: PMI, grandi aziende, industria, startup e system integrators.



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