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Aumentata o virtuale? Immobiliare immersivo - AUGMENTA
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Aumentata o virtuale? Immobiliare immersivo

Immobiliare immersivo 3 - Augmenta

Aumentata o virtuale? Immobiliare immersivo

Nello scorso articolo abbiamo iniziato ad affrontare il tema della scelta tra le due tecnologie, realtà virtuale e aumentata. Ci eravamo focalizzati essenzialmente sui dispositivi con cui si può utilizzare la AR. Oggi parliamo dell’immobiliare immersivo.

Date quelle premesse, la realtà aumentata ha ad oggi usi un po’ limitati rispetto al potenziale. La realtà virtuale invece può essere usata per qualsiasi cosa.

Vediamo ora, a titolo di esempio, alcuni settori in cui le due tecnologie possono essere usate in modo diverso, e complementare. E cominciamo, come detto, con gli immobili e la loro vendita.

Immobiliare immersivo 2 - Augmenta

IMMOBILIARE IMMERSIVO

Ne avevamo già parlato in parte qui. La realtà virtuale è usata nel settore immobiliare per permettere virtual tour di immobili in vendita o in procinto di essere ristrutturati. Si possono usare tre soluzioni:

  • i video 360 ripresi con camere apposite
  • la ricostruzione in CGI
  • una tecnica mista.

Le riprese 360 sono ovviamente possibili in caso di immobile esistente. Il cliente vedrà esattamente quello che c’è, l’appartamento o edificio con i complementi di arredo già presenti. È una soluzione economica, perché necessita di pochissima post produzione (solo lo stitching o montaggio delle immagini), ed è comunque efficace.

La ricostruzione completamente in CGI si rende necessaria qualora si voglia proporre un immobile che ancora non esiste. Tramite la modellazione degli interni e l’inserimento dell’arredamento con modelli 3D ad altissimo grado di realismo, possiamo ricreare dal nulla un immobile. Con questa soluzione, inoltre, si può prevedere di caricare nell’applicazione varie proposte di arredo, in modo da dare a chi vede la possibilità di personalizzare la propria visuale. Si tratta in assoluto della migliore ipotesi dal punto di vista delle opportunità che offre. È tuttavia molto costosa, perché comporta la ricostruzione di moltissimi elementi, soprattutto se si vuole che il cliente possa personalizzare.  Ci sentiamo di consigliarla solamente nel caso di immobili di lusso, il cui prezzo permetterebbe di ammortizzare la spesa per la realizzazione.

Immobiliare immersivo 4 - Augmenta

La terza è una soluzione intermedia, cioè a tecnica mista. Essa consiste essenzialmente nella ripresa 360 della struttura dell’immobile. La foto o il video 360 possono poi essere popolati con elementi in CGI che vadano a completare le parti mancanti dell’arredamento. Evidentemente il non dover ricostruire tutto l’appartamento o l’immobile, comporta un certo risparmio. Ma tenete presente che comunque, la modellazione 3D ad alta definizione anche solo di un vaso è un lavoro di livello alto, quindi costa.

La realtà aumentata a che cosa può invece servire?

È utilissima per svecchiare il classico opuscolo informativo, che ci ha serviti egregiamente per anni, ma ha ormai fatto il suo tempo.

Usando detto opuscolo come marker (attivatore), si può far sì che in determinate pagine, il potenziale cliente tramite la camera dello smartphone o tablet possa “aumentare” il contenuto di ciò che vede. In altre parole, inquadrando il marker stabilito, dopo aver aperto l’applicazione dedicata, sul suo schermo appariranno immagini 360 dell’edificio, o del dettaglio dell’immobile che vogliamo mostrare. Questo, evidentemente, ha una potenza persuasiva maggiore rispetto ad una semplice foto. In più, con l’uso del touch screen si possono, in fase di programmazione, prevedere anche delle interazioni. Si può per esempio ingrandire un dettaglio, girare il modello, o attivare delle animazioni.

Si tenga presente che, a livello tecnico, la realtà aumentata può utilizzare anche marker in situ. Si possono cioè prevedere degli attivatori da posizionare in luoghi strategici dell’immobile o cantiere, e far visionare il contenuto aumentato direttamente dove vogliamo.

Risulta evidente che l’utilizzo della VR non esclude quello della AR. Anzi, da un punto di vista della programmazione, consigliamo di abbinarli. La ricostruzione dei modelli per la VR può essere usata anche per la AR. Questo significa che con la stesso lavoro in CGI si possono creare elementi che vanno bene in entrambe.

Si può quindi far vedere il virtual tour al potenziale cliente (o investitore), per poi lasciargli l’opuscolo informativo con i marker per AR da portarsi a casa. In questo modo, l’azione immediata e potente della VR, può trovare un prosieguo nel remarketing della AR. Senza contare, che con la AR si raggiungeranno anche persone che magari non sono state in grado di fare il virtual tour.

Questo a grandi linee quello che si può fare.

Hai un progetto che pensi potrebbe beneficiare di realtà virtuale o aumentata? Oppure vuoi un virtual tour un video 360 o ricostruzioni CGI della tua azienda, museo, spazio fisico di ogni genere? 

Contattaci qui, così facciamo quattro chiacchiere e vediamo se ti possiamo aiutare.

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AR you ready for VR?

 

 

Andrea Roberto

Augmenta Srl offre soluzioni digitali per diversi segmenti di business: PMI, grandi aziende, industria, startup e system integrators.



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