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VR e AR: frequently asked questions…and answers

VR e AR: Frequently asked questions and answers 1

VR e AR: frequently asked questions…and answers

Questo è il primo di tre articoli di una serie – VR e AR: frequently asked questions – in cui riporteremo le domande che abbiamo ricevuto e riceviamo dalle persone che ci contattano, con ovviamente le relative risposte.

Cominciamo dalle basi…

Domanda 1: che differenza c’è tra realtà aumentata e realtà virtuale?

La realtà aumentata (AR) è un’aggiunta di contenuti, creati appositamente, sulla realtà esistente. Lo strumento principale con cui si usa sono smartphone e tablet. Si inquadra un oggetto con la camera del dispositivo e su quello che viene inquadrato appaiono contenuti extra. Esempio di un paio d’anni fa è l’app Pokemon Go.

La realtà virtuale (VR) è invece una simulazione completamente separata dal contesto. Può avere l’aspetto di una creazione in grafica computerizzata (CGI) o di un video 360. Può essere “giocabile” con interazioni o un tour guidato. Per vederla si usano dei visori appositi, che separano l’utente da qualsiasi stimolo visivo esterno.

Domanda 2: posso avere un costo indicativo?

Questa è in assoluto la domanda più frequente e quella che più ci mette in difficoltà. Intendiamoci, è assolutamente legittimo chiedere dei costi indicativi per un prodotto/servizio nel processo di selezione del fornitore. Ma nel caso di progetti con realtà virtuale, aumentata o video 360 i problemi di fronte a questa domanda sono due:

1) Non siamo oggettivamente in grado di rispondere senza un progetto definito. Le variabili che concorrono a definire il prezzo di un lavoro sono troppe, per poter dare un prezzo indicativo. Qualunque cifra sarebbe una presa in giro ai danni del potenziale cliente, e secondo noi poco professionale.

2) Se il costo è un aspetto così fondamentale per decidere se procedere o no, tanto da porlo davanti a tutto il resto, è molto probabile che il potenziale cliente rimanga tale. Non per altro, ma nella nostra esperienza non c’è mai un’idea precisa dietro questa domanda, e senza di essa, le possibiltà di conversione sono pressoché nulle.

Domanda 3: meglio AR o VR?

Questa è una domanda abbastanza frequente, ma alla quale non si può rispondere in modo generico. La scelta di una delle due, o di entrambe in un progetto integrato, dipende essenzialmente dagli scopi per cui ti serve.

Prima di decidere per realtà virtuale o aumentata, dobbiamo quindi avere ben chiaro l’obiettivo del progetto.

Domanda 4: posso vedere i vostri lavori?

Certamente! Trovi una selezione nella sezione portfolio del nostro sito (augmenta.it).
Inoltre, abbiamo un canale YouTube privato, di cui saremo più che felici di darti qualche link.

Senza visore hanno tuttavia poco del potere immersivo originale.

Domanda 5: cosa posso fare con la VR?

Ecco, questa è una domanda che temiamo moltissimo. Sottointende che il potenziale cliente è giunto a noi senza avere le idee chiare e senza avere fatto un’adeguata ricerca preventiva (no judgement here, just a fact).

Ma veniamo alla domanda. La versatilità della realtà virtuale è abbastanza ampia. Limitatamente a stimoli audiovisivi, parliamo praticamente di possibilità infinite. Cioè, si può creare qualsiasi scenario immaginabile e non.

Quello che solitamente è “finito” è il budget del potenziale cliente. Quindi non c’è una vera risposta a questa domanda, ma ci sono altre domande da fare per poter stabilire cosa vuoi, per cosa ti serve, se ti serve davvero e, infine, se hai il budget necessario a realizzare ciò che ti prefiggi.

Domanda 6: quali sono le potenzialità della AR?

Questa domanda ci terrorizza un po’ meno della Domanda 5.

È comunque difficile rispondere in modo sintetico e contemporaneamente sufficiente a far comprendere gli usi utili al potenziale cliente ogni volta.

Questo perché anche se i dispositivi su cui la AR si usa (tablet e smartphone, per la maggior parte) hanno degli ovvi limiti, le creazioni in CGI che si possono realizzare ne hanno molti meno.

Ancora una volta, dipende tutto da:
– scopo che ci si prefigge (perché voglio la AR)
– messaggio che si vuole veicolare
– budget

Chiariti questi tre punti è tutto molto più semplice.

Domanda 7: cosa posso fare con un video 360?

I video 360 sono meno versatili della VR vera e propria, perché presuppongono riprese in luogo reale. L’ambiente di contorno quindi non può essere manipolato e creato come vogliamo. In particolare – visto che ci è stato chiesto – se vuoi fare un video 360 di un luogo storico-archeologico e farlo vedere com’era in una determinata epoca, bisogna ricorrere alla CGI.

Detto questo però, con i video 360 si possono valorizzare aziende, mostre, musei. Un esempio che ti possiamo far vedere è quello della Quadriennale d’Arte 2020 a Roma. Questo dovrebbe stimolarti ad immaginare cosa potete fare voi con un video 360 interattivo.

Domanda 8: è possibile vedere un video normale (2D) in VR?

Sì, è possibile. Il video apparirà all’interno dell’ambiente virtuale come su uno schermo, di dimensioni variabili a seconda delle esigenze.

Ma la domanda che crediamo ti dovresti fare in seguito è: perché voglio far vedere un video 2D in un’esperienza virtuale?

Se è a complemento di un un virtual tour, in cui ci sono varie informazioni aggiuntive sull’ambiente virtuale che si sta esplorando, tipo infografiche o, appunto, video 2D, il progetto è fattibile e sensato.

Se invece intendi far vedere un video 2D con i visori da realtà virtuale solo per dare un tocco innovativo alla cosa, scusa la brutalità, ma stai buttando i tuoi soldi per una cosa inutile. Ti basta un tablet per quello.

Domanda 9: è possibile realizzare un virtual tour del luogo X?

La risposta è sì, è possibile realizzare un virtual tour di qualsiasi luogo. La premessa fondamentale è, se il virtual tour è da fare con un video 360, che il luogo sia raggiungibile dagli operatori con le camere.

Mi spiego meglio. Se lavori in un’agenzia di viaggi di Milano, e vuoi promuovere con un virtual tour una delle località che vendi, e questa località è in Sudamerica, è necessario che gli operatori possano recarsi nel luogo e fare le riprese.

Diverso è se il virtual tour deve essere realizzato con CGI (computer-generated imagery). In quel caso si può modellare il tutto da computer, ma i costi sono paradossalmente più alti, nonostante la logistica sia più semplice.

Chiudiamo qui per oggi.

 

Hai un progetto che pensi potrebbe beneficiare di realtà virtuale o aumentata? Oppure vuoi un virtual tour un video 360 o ricostruzioni CGI della tua azienda, museo, spazio fisico di ogni genere? 

Ci trovi alla nostra pagina dei contatti,  così facciamo quattro chiacchiere e vediamo se ti possiamo aiutare.

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Andrea Roberto

Augmenta Srl offre soluzioni digitali per diversi segmenti di business: PMI, grandi aziende, industria, startup e system integrators.



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